Without Warning – Recensione

Spulciando tra le migliaia di giochi indie presenti su Itch.io ci siamo imbattuti in un titolo made in Italy che, seppur breve, è riuscito a catturare la nostra attenzione: Without Warning.

https://youtu.be/AgvqXUT6C38

Without Warning: torna la Guerra dei Mondi

Sviluppato da Stefano Cagnani (Alea Iacta Est, Squid Game: Red Light Green Light, Tombs Of The Blind Dead) Without Warning è un’avventura in terza persona che ci porta nell’universo della Guerra dei Mondi, celebre racconto di H.G.Wells, prendendo come spunto anche l’interessantissimo mockumentary “The Great Martian War”, che ri-narra la Prima Guerra Mondiale come se fosse stata combattuta contro gli invasori marziani.

Without Warning ci mette nei panni di un fante tedesco che, sopravvissuto alle avanguardie aliene, si ritrova ora a vagare attraverso un paesaggio devastato dalla guerra. Sin dai primi istanti ci avvolgerà un’atmosfera cupa, opprimente ed inquietante che riesce perfettamente a convogliare un costante senso d’impotenza e paura.

Sebbene saremo armati di fucile, Without Warning non è uno soprattutto in cui dovremo dedicarci ad eliminare quanti più alieni possibili (o quasi mai) ma, al contrario, è un’avventura in cui dovremo muoverci tra rovine e rottami fuggendo dalle macchine aliene e sperando di raggiungere il livello successivo senza morire nel tentativo.

Un nemico implacabile

E si muore, una e una volta ancora in Without Warning. Si muore nel tentativo di capire come raggiungere la fine del livello, si muore perché ci si è attardati troppo ad ammirare i modelli delle macchine da guerra aliene, finendo così vittime del loro raggio mortale non si ferma davanti a nulla, si muore perché si vestono i panni di esseri umani del tutto impreparati davanti a quel nemico implacabile. L’unico modo per avanzare e far ripartire il livello e tentare di capire come venirne a capo.

Non ci sono menù, non ci sono bussole, e mancano tutte quelle cose che normalmente sono presenti per aiutare il giocatore. Ed è un bene. Questa assenza voluta infatti, non solo rende l’esperienza molto più immersiva, ma è funzionale all’atmosfera di gioco aumentando ancora di più il senso di totale confusione, panico e ansia che si vuole trasmettere.

Without Warning è suddiviso in una manciata di livelli che, morti escluse, dureranno una decina di minuti ciascuno. Avremo però tutto il tempo di osservare quello che accade intorno a noi e, soprattutto, gli inquietanti veicoli alieni perfettamente realizzati che ci rimandano immediatamente all’iconico Jeff Wayne’s The War of the Worlds.

Sebbene poi, i limiti di Without Warning siano più che evidenti (nulla che non ci si aspetti da un titolo opera di una sola persona e venduto per poco più di un euro), l’opera di Stefano Cagnani è comunque priva di tutti quei fastidiosissimi bug che, invece, sono tipici di produzioni simili, tanto che l’avventura scorre fluida e senza intoppi.

Ma, per noi, la cosa più importante è che Without Warning, per quanto piccolo, riesce comunque ad avere una personalità propria calandoci in un’avventura ricca d’atmosfera sin dal primo istante. Un titolo che sa dove vuole andare e centra il bersaglio senza distrarsi e perdersi in frivolezze. Un titolo che varrebbe davvero la pena tenere in considerazione ed usare come punto di partenza per creare una versione estesa di Without Warning.

Without Warning

7.5

Without Warning

7.5/10

PRO

  • Ottima atmosfera di gioco
  • Background molto interessante
  • Gameplay fluido

CONTRO

  • Solo in inglese
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