Warhammer 40.000: Chaos Gate – Daemonhunters – Recensione

Warhammer 40.000: Chaos Gate – Daemonhunters, il tanto atteso strategico a turni di Complex Games e Frontier Foundry, è finalmente arrivato sui nostri PC. Avrà saputo mantenere le promesse fatte, o sarà caduto esso stesso vittima della corruzione di Nonno Nurgle? Scopriamolo insieme.

Once more unto the breach, dear friends, once more” (Enrico V, Shakespeare)

Gli Xeno sono nuovamente alle porte. Il fetido Nurgle si è lanciato in un nuovo devastante piano per contagiare tutto l’universo: un’irrefrenabile pestilenza, il Bloom, capace di trasformare ogni cosa con cui venga a contatto in esseri deformi e demoniaci. Ancora una volta starà agli Space Marines ergersi come ultimo bastione dell’umanità. Ancora una volta, al comando degli spietati Grey Knights dovremo falciare la marea xeno. Costi quel che costi.

In un universo perennemente in guerra come quello di Warhammer 40.000 non c’è da stupirsi che, anche in Warhammer 40.000: Chaos Gate – Daemonhunters, le premesse della nostra avventura non siano delle migliori.  A capo di un capitolo di Space Marines dei Grey Knights, dovremo far di tutto per contrastare l’epidemia rilasciata da Nurgle e i suoi scagnozzi.

Warhammer 40.000: Chaos Gate – Daemonhunters – Il destino dei Grey Knights

Come se non si trattasse di un compito già sufficientemente complesso, le nostre forze sono attualmente mal messe a causa dei combattimenti precedenti. Lo stesso dicasi della nostra nave, la “Baleful Edict”, quasi alla deriva nel settore di Tyrtaeus in rotta verso il nostro mondo natale, Titano.

Eppure, un po’ come capita spesso all’Enterprise, siamo l’unica nave attualmente disponibile nel settore. Siano quale siano le nostre condizioni, starà a noi venire a capo delle trame di Nurgle in attesa dei rinforzi.

Hold Until Relieved…” (The Longest Day)

Uno degli aspetti principali di Warhammer 40.000: Chaos Gate – Daemonhunters sarà proprio la gestione delle risorse, per rimpolpare le nostre fila e rendere pronta al combattimento la Baleful Edict.

La nostra astronave è dotata infatti di differenti moduli capaci di potenziare sia aspetti strettamente correlati alla nave, come difesa e attacco, quanto quelli connessi ad altri elementi come i soldati e le ricerche. Ovviamente le risorse saranno sempre abbastanza scarse e starà a noi decidere a che investimenti dare la precedenza.

Lo stesso dicasi per i nostri soldati. Il rooster inziale sarà infatti molto scarno e, sebbene i Grey Knights siano combattenti d’élite, sarà essenziale aumentare i loro numeri e la loro forza.  A nostra disposizione avremo 4 classi base (Justicar, Interceptor, Purgator, Apothecary) e 4 classi avanzate (Paladin, Chaplain, Librarian, Purifier) in cui far evolvere i nostri soldati.

Ogni classe avrà ovviamente armi e potenziamenti dedicati, con ben 36 abilità da poter sbloccare usando i limitati punti abilità a nostra disposizione. Armi, armature, e reclute potranno invece essere ottenute come ricompensa post missione spendendo punti requisizione.

Questi speciali punti, ottenibili in vari modi, posso essere scambiati per i suddetti materiali o per migliorare la qualità del loot, investendoli dopo il rapporto mensile con il Grand Master Vardan Kai. Interessante anche la modalità con cui potremo sbloccare tanto i potenziamenti dei vari oggetti in nostro possesso, che le ricerche.

Entrambi si basano infatti sull’uso dei semi pestilenziali di Nurgle, che raccoglieremo di missione in missione, e che ci permetteranno di sbloccare specifiche migliorie o percorsi di ricerca. Anche in questo caso dovremo decidere noi a cosa dare precedenza dato che il numero di semi sarà sempre abbastanza ridotto.

Il peso del comando

Quando le nostre forze saranno finalmente in grado di combattere, potremo dedicarci all’opera d’estirpazione della feccia xeno. Ogni tot turni ci verranno segnalate, su di una mappa astrale rappresentante la parte di spazio in cui ci troviamo, i nuovi focolai di Bloom e dovremo decidere dove dirigere le nostre forze.

Non potremo infatti “coprire tutte le basi”, dovendo invece decidere dove agire e cosa sacrificare. Ogni volta che non interverremo il livello di corruzione dei pianeti aumenterà, rendendo i futuri scontri sempre più difficili, fino addirittura a andare totalmente fuori controllo. In quel caso non ci resterà che ordinare un “Exterminatus”.

Sulla mappa non saranno però presenti solo pianeti da ripulire ma potremo incontrare anche eventi casuali, come tempeste warp da cui tenersi ben alla larga per evitare di danneggiare la nave, astronavi nemiche che potremo ingaggiare nel caso la Baleful Edict fosse in grado di combattere, ma anche dialoghi a risposte multiple il cui esito cambierà a seconda delle nostre risposte.

Dream team

Scelto il pianeta su cui dirigere le nostre attenzioni dovremo ovviamente assemblare la nostra squadra di quattro Grey Knights e i loro armamenti. L’arsenale a nostra disposizione è vastissimo con decide e decine di armi ed armature tra cui scegliere, ognuna con abilità e potenziamenti differenti che si faranno notare durante gli scontri. Potremo anche personalizzare i nostri space marines andando a modificare le varie parti delle loro armature, rendendo ognuno di essi unico.

Nella fase pre-lancio potremo scegliere anche che stratagemmi portare con noi, e se accettare o meno le sfide secondarie per ottenere punti requisizione aggiuntivi. Gli stratagemmi, ovvero abilità ad uso singolo utilizzabili durante le battaglie, possono essere ricercate al costo di semi e turni, ma ci daranno bonus non indifferenti. Finiti i preparativi potremo finalmente lanciarci nell’azione.

Ora di menare le mani

In Warhammer 40.000: Chaos Gate – Daemonhunters i combattimenti, sebbene molto simili a quanto visto in XCOM e simili (punti azione, coperture, ambiente con cui interagire, overwatch, linee di tiro, ecc.) presentano alcune interessanti novità.

Notevole importanza è infatti data agli attacchi critici in mischia dal momento che, quando andranno a buon fine, ci daranno accesso ad attacchi speciali. Potremo per esempio scegliere se disattivare una delle armi/abilità del nemico, o la sua armatura o se, dove possibile, stordirlo.

Nel caso scegliessimo quest’ultima opzione, e l’attacco andasse a buon fine, con il successivo colpo potremo giustiziare il nemico dando a tutti i nostri space marines circostanti un nuovo punto azione.

Un’altra novità è la differenziazione tra punti azione e punti volontà. Se i primi ci permetteranno d’intraprendere le azioni base, solo i secondi ci permetteranno di attivare le abilità più potenti dei nostri soldati. Ad ogni morte nemica recupereremo un punto volontà.

Sul filo del rasoio

Gli scontri che dovremo affrontare in Warhammer 40.000: Chaos Gate – Daemonhunters ci daranno sempre filo da torcere anche giocando a difficoltà media, con l’IA che farà uso intelligente delle loro abilità per metterci sempre nella peggiore delle situazioni possibili.

Come se non bastasse, ogni tot di turni la mappa verrà colpita da un’anomalia del Warp che potenzierà i nemici. Dovremo quindi cercare di finire quanto prima una missione, evitando però passi falsi che potrebbero costarci caro. Non sarà infatti raro veder cadere un nostro confratello.

Sebbene un caduto possa tornare in vita dopo 3 turni o se rianimato, lo farà con il 50% della vita originaria e nel caso dovesse cadere nuovamente, lo perderemo per sempre. Ma la morte di un nostro cavaliere non è l’unica cosa da tenere a mente. Tutti i soldati che subiranno ferite durante lo scontro avranno infatti bisogno di tempi lunghi di recupero.

Dovremo quindi cercare di subire meno danni possibile per evitare di trovarci con tutti i soldati in infermeria. E, sebbene sia possibile portare un ferito in battaglia, questi vedrà la sua efficacia nettamente ridotta. Quale che sia poi l’obbiettivo di turno, dovremo sempre cercare di raccogliere quanti più semi pestilenziali possibili (ne esistono di 5 tipi), essenziali per sbloccare ricerche e potenziamenti.

Ma, nonostante tutti i pericoli e le difficoltà che un combattimento comporta, il risultato finale è estremamente buono, con un ottimo livello di sfida e divertimento, soprattutto grazie alla possibilità di usare gli oggetti dello scenario per trovare maniere “alternative” per liberarsi dei nemici, creando combo devastanti.

Anche i nemici che ci troveremo ad affrontare non solo sono mostruosamente belli da vedere, ma sono anche dotati di abilità particolari che rendono ogni ingaggio differente. L’unica “neo” dei combattimenti sono gli obbiettivi che spesso sono molto simili, se non uguali, e a cui non farebbe male una maggiore varietà, per rendere gli scontri ancora più indimenticabili.

E pluribus unum

Anche tutto ciò che fa da corollario al gameplay è stato realizzato con cura ed amore per il dettaglio. Non solo Warhammer 40.000: Chaos Gate – Daemonhunters è esteticamente incredibile, con decine di cut scene e presentazioni che ci narreranno le vicende di cui saremo parte, ma, anche a livello di caratterizzazione dei personaggi e delle musiche fa un lavoro stupefacente.

Ogni personaggio che ci accompagnerà, primi tra tutti i consiglieri a bordo della nostra nave (l’Inquisitrice Vakir, Fratello Ectar e la Tencoprete Lunete) è stato doppiato in maniera eccellente, rendendo l’esperienza ancora più unica (tra gli altri segnaliamo Andy Serkis che ha dato la voce al Grand Master Vardan Kai).

Warhammer 40.000: Chaos Gate – Daemonhunters: Missione compiuta

Come avrete quindi capito Warhammer 40.000: Chaos Gate – Daemonhunters è riuscito a mantenere le promesse fatte, presentandosi come uno dei migliori titoli basati su Warhammer 40.000. Sono ovviamente presenti qualche sabavature qua e là, ma non influiscono assolutamente sulla bontà del prodotto finale. Se siete appassionati di Warhammer 40.000 e degli strategici a turni in generale, Warhammer 40.000: Chaos Gate – Daemonhunters è un titolo che non potete farvi sfuggire.

Warhammer 40.000: Chaos Gate – Daemonhunters

8.5

Warhammer 40.000: Chaos Gate – Daemonhunters

8.5/10

PRO

  • Esteticamente incredibile
  • Gameplay solido
  • In italiano!

CONTRO

  • DLC al day one abbastanza caro
  • Obbiettivi missione spesso simili
  • Qualche "neo" nell'interfaccia
Warhammer 40.000: Chaos Gate – DaemonhuntersWarhammer 40K