The Tarnishing of Juxtia – Recensione

Grazie alla chiave fornitaci da Mastiff abbiamo potuto provare The Tarnishing of Juxtia, il nuovo Souls-like dark fantasy 2D di Actual Nerds (System Purge).

The Tarnishing of Juxtia – Guerra in famiglia

Drelium, dio di Crescentpeak, ha lanciato un’invasione su grande scala contro il reame di Saintspire, terra pacifica e idilliaca creata dalla dea Juxtia. Sebbene Drelium e Juxtia appartengano alla stessa stirpe, l’odio del primo verso la seconda non conosce limiti.

Dopo 5 lunghissimi anni di guerra, durante le quali le forze di Juxtia sono riuscite a mala pena a tenere a bada quelle di Drelium, la fine dell’incubo sembrava essere vicina. Ma Drelium, deciso a vincere a tutti costi, decide di fare l’impensabile: scatenare una pestilenza mortale, o Tarnishing. Ben presto il morbo si diffonde rapidamente in entrambi i regni, corrompendo tutto ciò che incontra.

Se il Tarnishing non verrà bloccato sarà la fine per il mondo così come lo conosciamo. Così come lo ha creato la nostra dea Juxtia. Ed è per questa ragione che Juxtia ci porta in vita: saremo il suo strumento, l’ultima speranza per i Twin Realms di liberarsi dal Tarnishing e dalla minaccia di Drelium.

Oggi era meglio se non mi svegliavo

In qualità di cavalieri di Juxtia il nostro scopo sarà molto semplice: aprirci un varco tra le orde di creature mutanti e truppe di Drelium, per mettere la parola fine al Tarnishing e al suo creatore. Ovviamente compiuto più facile a dirsi che a farsi.

Come in ogni souls-like che si rispetti infatti, anche in The Tarnishing of Juxtia i nemici con cui dovremo vedercela ci daranno filo da torcere sin da subito, e sarà essenziale studiare ogni loro attacco per avere qualche speranza di procedere con la nostra missione. Per non parlare dei boss, creature mostruose più difficili da uccidere che una blatta radioattiva.

Si muore e si ri-muore in The Tarnishing of Juxtia, cercando di arrivare alla successiva fontana in cui sarà possibile salvare e potenziarsi usando le anime raccolte sconfiggendo i nemici. Ma, come se fossimo chiusi in un loop temporale, ogni run ci permetterà di conoscere meglio i nostri nemici, e di provare nuove tattiche e nuove armi, cercando la combinazione perfetta per avanzare.

Armi, armature e creature molto particolari

Parlando di armi The Tarnishing of Juxtia fa un lavoro eccellente in termini di equipaggiamento. Non solo infatti avremo accesso ad un arsenale enorme, composto da decine di armi totalmente differenti tra di loro per tipo di attacco e caratteristiche con cui massacrare il nemico, ma avremo anche la possibilità di recuperare reliquie, doni e magie.

Le reliquie, normalmente ottenute sconfiggendo i boss di livello, ci daranno accesso a abilità potentissimi da usare però con parsimonia dato che il loro uso sarà limitato e che si ricaricheranno solo dopo un tot di tempo passato a menare le mani.

I doni, potenti amuleti capaci di modificare alcune nostre caratteristiche, sono invece armi a doppio taglio: ci potenzieranno con vari bonus affliggendoci però anche con vari malus. Starà noi scegliere se il lume valga la candela.

Le magie, donateci da una strana entità che incontreremo avanzando con la nostra avventura, permetteranno di lanciare potenti ma limitati attacchi magici contro i nostri avversari. Come se tutto ciò non fosse sufficiente, potremo trovare anche parti di armature magiche i cui poteri si attiveranno solo quando avremo recuperato tutte la parti del set.

Meta Sudans

Riposando presso le rare fontane monumentali che marcano le lande in cui ci troveremo a viaggiare, potremo sacrificare le “anime” nei nemici abbattuti per potenziare i vari aspetti del nostro eroe (Salute, Stamina e Mana). Altrettanto importanti, ed estremamente rari, sono i “Solun Flakes”, frammenti di cobalto con cui poter potenziare le nostre armi

L’unico aspetto che non potremo potenziare direttamente saranno le bende con cui potremo curarci senza dover tornare alle fontane riattivando quindi tutti i nemici. Tali bende ci verranno infatti donate da un essere molto particolare che ci offrirà un altrettanto particolare accordo.

Paesaggi tanto belli quanto mortali

The Tarnishing of Juxtia fa quindi un ottimo lavoro nel fornirci decine e decine di combinazioni differenti con cui affrontare la nostra missione. Questa varietà ci permetterà di provare nuove strategie nel caso rimanessimo bloccati in qualche punto della storia, andando così a mitigare almeno in parte la frustrazione tipica di questo genere di giochi.

Non dimentichiamo infatti che The Tarnishing of Juxtia è un souls-like e la morte è dietro ogni pixel. Sebbene The Tarnishing of Juxtia in termini di difficoltà e frustrazione si collochi ad un livello medio, con alcuni boss si raggiungono picchi molto alti di frustrazione. Ma, d’altronde, chi sceglie questo genere di titoli sa cosa lo aspetta.

Dal punto di vista visivo The Tarnishing of Juxtia è semplicemente fantastico. Realizzato in uno splendido stile pixel-art, riesce a caratterizzare alla perfezione ognuno dei 15 livelli che visiteremo ed ogni creatura che li popola. Il tutto viene reso ancora più suggestivo dalla colonna sonora che accompagna perfettamente il gioco.

La sofferenza è servita

Insomma se siete tra coloro che amano farsi del male avventurandosi tra i meandri di un souls-like, provare decine di armi, scoprire passaggi segreti e usare potenti artefatti, allora The Tarnishing of Juxtia è il titolo perfetto per voi.

The Tarnishing of Juxtia

8

The Tarnishing of Juxtia

8.0/10

PRO

  • Esteticamente molto bello
  • Una sfida notevole
  • Un arsenale vastissimo tutto per noi

CONTRO

  • Completamente in inglese
  • Boss a volte molto frustranti
  • Inventario navigabile solo con la tastiera
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