Regiments – Recensione   

Grazie alla chiave fornitaci da TakeThePotion, abbiamo potuto provare Regiments, in nuovo strategico in tempo reale di Bird’s Eye Games e MicroProse Software.

Regiments e l’arte delle guerra

Titoli come RUSE o Steel Division hanno sempre avuto un fascino non indifferente su tutti coloro che amano la seconda mondiale, o la strategia militare su vasta scala in generale. Spesso però questi titoli risultano “fiere” molto difficili da domare, con una curva d’apprendimento quasi sempre molto ripida. Questa complessità iniziale spesso scoraggia i meno avvezzi al genere, portandoli a rinunciare ad affrontare l’avventura.

Ecco perché sono stato estremamente felice di scoprire che Regiments approccia il genere in maniera molto più “calma”. Sebbene non abbia nulla da invidiare ai titoli sopracitati, in termini di complessità ed intrattenimento, Regiments preferisce un approccio più rilassato con il quale dare il benvenuto ai neofiti.

L’altro aspetto che colpisce immediatamente è l’eccezionale fluidità del gioco. Nonostante l’altissimo livello di dettaglio tanto delle unità quanto dell’ambiente e degli effetti, Regiments scorre liscio come l’olio senza stressare il computer, incluso al momento di registrare qualche gameplay.  

Divisioni e task force

Ambientato in una realtà alternativa in cui la Guerra Fredda si è “riscaldata”, Regiments ci metterà a comando delle forze di uno dei due schieramenti del conflitto (Nato e Patto di Varsavia), tanto nella modalità campagna che nelle skirmish contro l’IA o i nostri amici.

Ogni fazione è ovviamente caratterizzata da unità uniche suddivise in task force. Questo vuol dire che, al momento di scendere in campo, piuttosto che scegliere le singole unità da portare con noi, dovremo scegliere tra le varie divisioni disponibili, ognuna composta da differenti battaglioni, ovvero unità specializzate.

Potremo avere quindi una divisione dotata di elicotteri e carri armati ma priva di fanteria di supporto, o battaglioni di supporto utili a rinforzare gli alleati ma deboli nello scontro diretto. Starà a noi scegliere il corpo d’armata che più ci aggrada e che rifletta il nostro stile di gioco. Ma non temete perché, con l’avanzare della battaglia, potrete chiamare in vostro supporto nuove task force, potenziando la vostra forza d’attacco e andando a sopperire ad eventuali mancanze dell’armata iniziale. Sempre che si posseggano punti esercito a sufficienza per poterle schierare in campo.

Veterani di mille battaglie

I punti esercito potranno essere modificati potenziando le caratteristiche della nostra divisione durante le fasi pre e post battaglia, sacrificando punti esperienza, o durante lo scontro catturando i punti chiave presenti sulla mappa. Dal momento che i punti esperienza ottenuti a termine battaglia, serviranno per potenziare vari aspetti della nostra divisione, dovremo valutare con cura dove investirli.

Oltre a potenziare vari aspetti della nostra divisione, i punti esperienza serviranno anche a rinfoltire le unità danneggiate, elemento importante dato che le unità veterane saranno molto più forti di quelle “verdi”.

Altro aspetto interessante in Regiments è la presenza di “eventi” in forma di carte. Queste carte, che vanno “lanciate” prima di intraprendere un combattimento, posso contenere sia bonus che malus, e dovremo vedercela con i loro effetti durante la fase di battaglia. Dato che sarà obbligatorio usare queste carte, dovremo scegliere con cura in che fase utilizzarle, cercando di sfruttarle al meglio o ridurre i loro effetti negativi.

Conoscere le propri forze

Nonostante la curva d’apprendimento dolce, Regiments resta comunque un titolo molto complesso, in cui sarà necessario dominare ogni aspetto delle vostre unità per poter aver la meglio sul nemico. Scordatevi di caricare le linee nemiche a testa bassa: anche un battaglione completo di M1 Abrams verrà facilmente spazzato via in un batter d’occhio se non verrà accompagnato da unità di supporto come la fanteria.

Ogni unità ha infatti un ruolo ben specifico, e la vittoria sarà a portata di mano solo se saremo in grado di gestire in modo corretto le nostre unità. Ma anche in questo caso la vita in Regiments è tutt’altro che facile, con un IA capace di cogliervi di sorpresa con mosse totalmente inaspettate e sempre diverse.

Più di una volta, per esempio, ci siamo trovati nella situazione di dover ordinare una ritirata generale, allo scoprire che forze nemiche stavano usando un gap tra le nostre fila per lanciare un massiccio contrattacco contro le nostre retrovie, minacciando la nostra artiglieria.

Regiments ci darà la possibilità di usare decine di unità ed abilità differenti: da elicotteri con cui spianare la strada per i nostri corazzati, a pesanti unità d’artiglieria con cui eliminare ogni resistenza nemica, a differenti tipi di supporto aereo che includono diversi tipi di bombardamenti tra cui bombe cluster e napalm. Sarà persino possibile usare la fanteria, muovendola a bordo di corazzati o facendola scendere in modo da poter usare le proprie armi o trincerarsi.

Uno strategico indie che sorprende su tutti i fronti

Pianificazione, comando, abilità di reagire in modo tempestivo ai movimenti nemici, sono tutti aspetti chiave per ottenere la vittoria in Regiments. Chi cerca una nuova sfida, un titolo indie capace di rivaleggiare con i tripla A più famosi che dominano il genere, troverá in Regiments pane per i propri denti.

Regiments

8.5

Regiments

8.5/10

PRO

  • Curva d'apprendimento dolce
  • In italiano
  • Estremamente fluido
  • Tantissime possibilità tattiche

CONTRO

  • Periodo storico un pò di "nicchia"
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