King of Seas, la filibustiera recensione

King of Seas è un titolo sviluppato dall’italiano studio 3DClouds e pubblicato da Team17.

Esplorate un mondo piratesco interamente procedurale, riuscirete a conquistare il titolo di Re dei Mari?

King of Seas: Lunga Vita al Regno dei Sette Mari!

La storia ebbe inizio tanti anni fa, al centro dell’oceano, tra acque cristalline e verdi arcipelaghi, dove le comunità di antichi marinai commerciavano, circondati da mille pericoli. A quei tempi, nei Sette Mari vigeva la legge dei pirati e gli sciamani plasmavano il mondo con temibili riti Voodoo. Ma una sanguinosa battaglia cambiò la sorte per sempre. La resa dei conti tra pirati e marinai infiammò il cielo per notti e giorni interminabili. Alla fine i pirati ebbero la meglio, riducendo allo stremo le ultime tracce di magia e liberando il mare dalla minaccia dei pirati. Dopo la battaglia, i marinai trionfanti eressero un’impenetrabile fortezza, fondando il Regno dei Sette Mari, ormai antico di 800 anni, e giurando di mantenere per sempre la pace conquistata. Quei pochi pirati che non si piegarono al volere della marina, fuggirono ai confini del Regno, rimanendo fedeli alla propria libertà. Oggi, seduto sul trono, il discendente di una lunga stirpe di sovrani custodisce la pace dalla Fortezza. Lunga Vita al Re, Lunga Vita al Regno dei Sette Mari!

Durante le prime missioni di King of Seas che fungono da tutorial, scopriremo – nei panni del principe Luky o della principessa Marylou – come la vita dell’attuale Re Alexander non sarà poi così lunga.

Il nostro personaggio verrà mandato in missione al comando di una nave in un vicino porto per la consegna di alcune merci. Un facile compito per dimostrare le sue capacità e confermare i suoi diritti come principe ereditario al Trono dei Sette Mari.

Durante la notte passata fuori dalla capitale il Re verrà ucciso. Al nostro ritorno verremo accusati dagli alti notabili della carte dell’omicidio di nostro padre.

A nulla varranno le rimostranze, la nostra nave verrà affiancata e affondata dalla Flotta dei Sette Mari.

Salvati da una nave che rovistava i relitti dopo la battaglia, verremo portati ad Eagle’s Den, ultimo avamposto pirata del mondo di King of Seas.

Da qui il principe caduto in disgrazia avrà la possibilità di ascendere ai più alti livelli della gerarchia pirata e di indagare sulla morte del padre per riprendersi ciò che gli spetta!

Il gameplay

L’italiana 3DClouds ci invita ad esplorare un mondo marino formato da grandi arcipelaghi disegnato con toni vivaci e un art design che richiama nei paesaggi il Re dei giochi a tema pirata, Sea of Thieves.

La mappa è generata proceduralmente all’inizio di ogni nuova partita: l’intero mondo è infatti formato da moduli quadrati che vengono accoppiati casualmente dalla IA del gioco. Una caratteristica che aggiunge sicuramente un alto fattore di rigiocabilità a King of Seas.

Ogni modulo contiene una base del cartografo Baadle che – una volta pagato – aggiungerà un tassello alla vostra mappa del Mondo. La stragrande maggioranza dei moduli conterrà poi un porto, dove poter attraccare la propria nave per riparazioni, commercio e missioni.

Ogni porto ha una produzione di un bene e la carenza di un altro. Comprando una merce dove questa viene prodotta per rivenderla nei porti dove questa è carente rimpinguerà velocemente le nostre casse.

Nella taverna di ogni porto potremo poi accettare missioni la cui varietà purtroppo è molto scarna: porta questo oggetto a quel personaggio, trova questa merce e consegnala in questo porto, trova questa nave ed affondala. Non che si potesse inventare molto di meglio, dobbiamo infatti considerare che l’intero titolo si sviluppa ai comandi della nave e non esiste nessuna parte di gioco a terra.

Sempre nei porto potremo personalizzare la nostra nave con oggetti ed abilità speciali, ci serviranno nella parte più avvincente di King of Seas: i combattimenti.

Degna di una menzione l’interfaccia grafica del gioco: semplice e pulita. Avremo sempre tutto sotto controllo grazie ad uno sguardo nell’angolo sinistro dello schermo. Qui troveremo un cerchio intorno al quale sono disposte tutte le abilità ed il tasto ad esse associate. Subito più interno il livello attuale del nostro personaggio e una barra verde che indica l’esperienza per il prossimo livello. Nel cuore invece le tre caratteristiche fondamentali della nostra nave: in blu le vele, in rosso lo scafo, in giallo la ciurma.

Al calare del valore delle vele la nave navigherà più lentamente, al calare del valore della ciurma avremo problemi nel manovrare le vele e riusciremo a sparare con meno cannoni di quelli che avremo a disposizione. Va da sé che invece affonderemo all’annullamento della barra rossa indicante lo scafo.

I combattimenti saranno frenetici, dovremo usare ogni nostra abilità per sconfiggere il nemico. Con virate repentine intorno a scogli ed isole per guadagnare la fiancata nemica stando ben attenti al vento.

Conclusioni

King of Seas è un titolo con un buon comparto grafico, un pò meno quello sonoro.

La grande personalizzazione dei vascelli rendono piacevole la parte gdr del gioco.

Le missioni molto ripetitive stonano con l’avvincente gestione dei combattimenti in mare aperto.

Un titolo che anche con le sue pecche è sicuramente godibile, in special modo con corte sessioni di gioco senza troppe aspettative ed impegno. Per questo motivo il nostro consiglio è di giocarlo su Nintendo Switch, magari in riva al mare e con un boccale di grog in mano.

 

King of Seas

7

King of Seas

7.0/10

PRO

  • mappa sempre diversa
  • grande personalizzazione dei vascelli
  • combattimenti divertenti

CONTRO

  • comparto sonoro
  • missioni troppo ripetitive
King of Seas