Jagged Alliance 3 – Recensione

Grazie alla chiave fornitaci da Dead Good PR abbiamo potuto provare in anteprima il nuovo strategico a turni RPG di Haemimont Games e THQ Nordic: Jagged Alliance 3, in arrivo domani 14 Luglio. Come nei capitoli precedenti anche in Jagged Alliance 3 prenderemo il comando si una squadra di mercenari assoldati, in stile A-Team, per rimediare al torto di turno.

Tra golpe e rivoluzioni

La storia di Jagged Alliance 3 apre nel paese fittizio di Grand Chien, dove un golpe ad opera del misterioso “Major” e della sua Legion, ha portato alla detronizzazione del presidente Lafontaine.

Sarà sua figlia, Emma, a mettersi in contatto con noi non solo per ottenere protezione ed evitare la cattura da parte degli uomini della Legion, ma per riportare lo status quo sulla sua isola. Un’impresa non esattamente semplice.

Jagged Alliance 3 e l’A-Team

Ricevuto l’incarico, dovremo scegliere la squadra di mercenari da portare con noi. Questo è, ovviamente, uno degli aspetti principali del gioco e della serie, basata appunto su manipoli di mercenari da guidare per portare a termine i nostri obbiettivi. Sarà possibile scegliere tra decine di essi, ognuno con pro e contro, abilità, specializzazioni, armamenti inziali e, soprattutto, personalità differenti.

Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che vorrei soffermarmi un attimo. Il lavoro fatto da Haemimont Games per dare “vita propria” ad ogni individuo è semplicemente eccellente. Ogni personaggio che sceglieremo avrà una personalità propria che si tradurrà in maniere differenti di esprimersi, battute, reazioni agli eventi di cui saremo parte e ad altri mercenari, arrivando persino a rifiutare la nostra offerta se in squadra dovesse esserci qualcuno con cui non vanno particolarmente d’accordo. E se tutto ciò non fosse abbastanza per voi, sappiate che sarà persino possibile creare il vostro mercenario dei sogni usando l’editor presente nella web della I.M.P. (una delle schermate dove è possibile arruolare i mercenari).

I quattro dell’Oca Selvaggia

Si va da personaggi più stoici a personaggi più irriverenti, in un tripudio di battute e battibecchi che vi invoglieranno a provare tutti i mercenari disponibili. Per non contare che alcuni dei mercenari sono verie propri “easter eggs”, che fanno l’occhiolino a personaggi famosi di altre serie come Duke Nukem, Commandos o Doctor Who, giusto per citarne alcuni.

Questa complessità a livello non solo di attributi ma anche di caratterizzazione fa sì che l’esperienza di gioco in Jagged Alliance 3 sia molto varia e molto meno monotona di come sarebbe stata se i personaggi fossero stati differenziati solo per classi ed abilità.

Il prezzo del dovere

Altro aspetto interessante, e che renderà l’inizio di ogni run differente, è che i mercenari disponibili non saranno mai gli stessi, forzandoci a dover scegliere quasi sempre un team differente. Con l’avanzare del gioco sarà comunque possibile accedere a tutto il rooster dei mercenari. Le abilità e le classi non saranno però l’unica cosa che dovremo tener a mente al momento di creare in nostro A-Team.

Ogni mercenario infatti avrà una “tariffa” specifica per i suoi servigi, che dovremo pagare ogni tot di giorni o, in caso contrario, il soldato abbandonerà il gruppo. Questo aspetto sarà estremamente importante soprattutto all’inizio quando le entrate saranno davvero risicate, e dovremo quindi farci “due calcoli” prima di assumere mercenari troppo costosi.

Benvenuti a Grand Chien

Creata la nostra squadra sarà finalmente il momento di esplorare Grand Chien per portare a termine il nostro incarico. La mappa globale è divisa in tasselli ognuno con le proprie caratteristiche. Ci muoveremo tra di essi in forma di icone e, nel momento in cui decideremo di esplorare una determinata area, verremo lanciati nella mappa corrispondente. L’esplorazione delle tiles avviene in tempo reale, così come l’interazione con l’ambiente e i personaggi che ci circondano. Nel caso in cui dovessimo incappare in forze nemiche, allora si avvierà il combattimento a turni.

L’esplorazione delle tiles prive di nemici, sebbene non sia obbligatoria è certamente raccomandata. Ogni area infatti conterrà dei materiali da raccogliere che ci aiuteranno non poco nelle nostre operazioni e nel mantenere in forma il nostro team. Non solo potremo trovare preziose piante con cui creare gli altrettanto preziosi medicinali, ma anche nuove armi, diamanti, nuovi personaggi ed indizi su altre aree o su determinate missioni.

Come se non bastasse ogni area ha delle caratteristiche particolari che permetteranno, o impediranno, determinate operazioni. Alcune zone conterranno miniere di diamanti da assicurarsi per ottenere un flusso costante di denaro, altre ci daranno la possibilità di craftare nuove armi e munizioni, altre ancora ci permetteranno di navigare da un punto all’altro della mappa, e così via.

Altre azioni invece, come la cura dei personaggi, la riparazione degli equipaggiamenti e l’arruolamento della milizia locale, saranno disponibili quasi ovunque in cambio di tempo. Dovremo infatti tenere a mente che ogni operazione che intraprenderemo richiederà un tot di tempo per essere eseguita, tempo in cui il nemico farà le sue mosse e il contratto dei nostri mercenari potrebbe concludersi.

Scatenate l’inferno

L’altro aspetto centrale di Jagged Alliance 3 sono, ovviamente, i combattimenti. Il gameplay alla base è quello tipico della maggior parte degli strategici a turni: coperture, overwatch, punti azione, e così via. Un aspetto molto interessante in questo senso è il fatto che ogni arma che troveremo ci darà accesso ad un tipo differente di attacco.

Pistole e mitra, per esempio, ci permetteranno di correre e sparare, le mitragliatrici potranno essere dispiegate per fornire fuoco di copertura, e molto altro ancora. Ogni arma avrà poi accesso a tipi differenti di munizioni o potenziamenti che ne cambieranno drasticamente gli effetti, come nel caso dei silenziatori.

Lo stesso dicasi del resto dell’equipaggiamento con cui armare i nostri mercenari: elmetti, visori notturni, maschere antigas, tute mimetiche, antiproiettili, ecc. Ogni elemento avrà le sue caratteristiche specifiche e i suoi bonus che ci aiuteranno non poco nelle nostre operazioni.

Dovremo però prenderci cura delle nostre attrezzature: l’uso costante e i danni subiti faranno sì che si deteriorino andando a diminuire la loro efficacia che, nel caso delle armi, potrebbe voler dire ritrovarsi con un’arma inceppata durante il momento meno opportuno di uno scontro.

Una partenza “tranquilla”

Un aspetto molto importante e che vorremmo sottolineare è che Jagged Alliance 3 è un titolo “diesel”. A differenza infatti di altri giochi in cui si inizia l’avventura già armati fino ai denti, Jagged Alliance 3 preferisce un approccio più “realistico”. Inizieremo infatti armati quasi esclusivamente di pistole e, procedendo con l’avventura, a poco a poco sbloccheremo nuove armi fino ad ottenere un arsenale degno di Rambo.

Sebbene sia un processo “lento” lo abbiamo trovato estremamente gratificante: mettere finalmente le mani sul primo lanciarazzi o sul primo fucile da cecchino, vi renderà estremamente felici!

Un sistema di combattimento quasi perfetto

Un altro aspetto interessante degli scontri è la possibilità di scegliere che parte del corpo di un nemico colpire, e con che livello di precisione. Più il nostro colpo sarà preciso, più punti azione consumerà: sceglieremo di sparare un solo colpo ma estremamente preciso, o di “rischiare” ma sparare più volte?

Quello che però manca in questo sistema di mira così interessante è un indicatore che mostri la percentuale di riuscita del colpo. E, se è vero che mirando avremo una serie di circoli che indicheranno l’area in cui, più o meno, finirà il nostro colpo, non sarà possibile determinare se valga o meno la pena di “sprecare” un attacco o di aspettare un momento migliore.

Un’altra cosa che manca in Jagged Alliance 3 è la possibilità di velocizzare le mosse del nemico. Se negli scontri sulle mappe più piccole questo non è assolutamente un problema, in quelli più grandi, con decine di alleati e nemici ed ambienti complessi, tale mancanza si fa sentire non poco.

L’assenza di una mini-mappa poi non aiuta: più di una volta infatti, ci siamo ritrovati nella situazione di dover perlustrare per circa una venti minuti ogni anfratto della città di turno, alla ricerca dell’ultimo mercenario nascosto chissà dove, per poter terminare lo scontro. Fortunatamente tutto ciò si è verificato solo in un 2-3 occasioni e speriamo che nelle future patch questi aspetti vengano ritoccati.

Come ti livello il mercenario

A rendere i combattimenti ancora più interessanti troveremo spesso una serie di missioni bonus (infliggi 5 colpi alla tesa, non subire ferite, ecc.) che, se portati a termine ci ricompenseranno con svariati bonus come, per esempio, far salire di livello le abilità dei personaggi.

I mercenari infatti potranno potenziare le loro abilità solo in tre modi: imparando leggendo riviste connesse ad una determinata abilità, portando a termine le suddette missioni bonus durante i combattimenti, e utilizzando più volte la stessa abilità, in stile Morrowind. Quando un mercenario sale di livello potremo scegliere un nuovo perk da sbloccare per potenziarlo.

Anche in questo caso la scelta è vasta e connessa con le abilità del personaggio, ovvero determinati perk saranno accessibili solo avendo un determinato punteggio in una specifica abilità.

Mercenari alla D&D

Le abilità non ci torneranno utili solo durante gli scontri, ma anche durante l’esplorazione e le missioni. Jagged Alliance 3, infatti, usa un’impostazione “alla D&D” in cui il successo di un’interazione dipende dal livello delle abilità dei nostri mercenari.

Più alta sarà la nostra saggezza, più facile sarà identificare oggetti nascosti, più alta sarà la nostra leadership, più veloce sarà l’addestramento delle reclute, e via dicendo. Un punteggio alto in una determinata abilità ci potrà permettere di “sbloccare” linee di dialogo o di convincere determinati personaggi ad assecondare i nostri piani.

In termini di dialoghi sappiate che sarà inoltre possibile cambiare la nostra “bussola morale”: agiremo come mercenari privi di scrupoli o sceglieremo un cammino più “moderato”? Scegliete con cura perché le nostre azioni non solo determineranno il livello d’appoggio della popolazione locale, ma potranno cambiare drasticamente la storia e gli eventi con conseguenza inaspettate.

Irriverentemente buono

Haemimont Games e THQ Nordic avevano il non facile compito di produrre un titolo che non solo fosse all’altezza dei capitoli precedenti, ma che ne cogliesse l’essenza fornendo allo stesso tempo un’esperienza nuova. Con Jagged Alliance 3 non solo sono riusciti in questo arduo compito, ma hanno prodotto quello che facilmente potrebbe essere considerato come il miglior capitolo della serie.

Dotato di una profondità di gioco non indifferente, un gameplay ricco con “millemila” cose da fare, decine di personaggi memorabili e positivamente irriverente, Jagged Alliance 3 è una “manna dal cielo” per tutti coloro che sono alla ricerca di un titolo complesso ma al contempo divertente e capace di non prendersi troppo sul serio.

Jagged Alliance 3

8

Jagged Alliance 3

8.0/10

PRO

  • Ottima realizzazione dei personaggi
  • Gameplay solido con moltissime cose da fare
  • Irriverente ed ironico

CONTRO

  • Totalmente in inglese
  • Assenza delle percentuali di precisione per gli attacchi
  • Manca l'opzione per velocizzare gli attacchi nemici e degli alleati
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