Far Cry 6 – Recensione

Con Far Cry 6 torna una delle serie videoludiche d’azione più longeve ed amate dai videogiocatori. Questa volta la storia che ci vedrà protagonisti si svolgerà nel lussureggiante arcipelago di Yara, le cui isole sono finite sotto il regime dittatoriale de “El Presidente” Anton Castillo (Giancarlo Esposito) e delle sue armate.

Giancarlo Esposito, il Re di Far Cry 6

Castillo, da dittatore “modello”, guida la nazione con il pugno di ferro. Tutti coloro che si oppongono al suo regime vengono eliminati o finiscono come schiavi nelle coltivazioni di viviro, un medicinale prodotto dal tabacco locale ed in grado di curare il cancro, ma la cui manifattura causa migliaia di morti tra i lavoratori.

La scoperta di tale medicinale ha permesso a Castillo di accumulare enormi ricchezze, creare una macchina propagandistica ed oppressiva potentissima con cui controllare Yara e tenere a bada le forze straniere, bramose di assicurarsi un carico del prezioso viviro. Come è facile immaginare, questa situazione porta alla comparsa di un movimento di liberazione, guidato da Clara Garcia, e di cui il nostro personaggio, Dani Rojas, finirà per far parte durante il suo tentativo di abbandonare Yara per trovare rifugio in America.

Amici e nemici

Come nei titoli precedenti, ci ritroveremo a scorrazzare in un’enorme mappa open world ricca di cose da fare (e distruggere), e dominata da Castillo e dai suoi luogotenenti. Ogni zona avrà il suo “boss” principale, le sue fortezze, le sue caserme, le sue missioni e le sue forze della resistenza. Il nostro compito non sarà affatto facile: non solo dovremo cercare di sbarazzarci dei vari leader fedeli a Castillo, ma dovremo anche assicurarci la lealtà di personalità locali per ottenere il loro aiuto, senza il quale la vittoria contro le forze di “El Presidente” sarà impossibile.

Ogni regione, ed ogni personaggio chiave che lì vi si trova, avrà la propria storia e il proprio set di missioni dedicate, pensate per caratterizzarli al meglio e per calarci dentro la triste storia di Yara. Nella maggior parte dei casi si tratta di storie e quest ben congeniate e sufficientemente interessanti, con personaggi ben caratterizzati che non cadono (quasi mai) nei soliti cliché.

Aiuta ovviamente l’ottimo doppiaggio e recitazione su cui, non serve neanche quasi dirlo, domina incontrastato un enorme Giancarlo Esposito, con una performance indimenticabile e da pelle d’oca. Tuttavia, tanto la trama principale quanto le storie connesse ai personaggi chiave di Far Cry 6, nonostante siano scritte bene e facciano il loro dovere, non brillano comunque per fantasia o complessità, risultando avvincenti per il doppiaggio piuttosto che per i contenuti in sè.

Alle quest connesse con la storia principale, fanno ovviamente da corollario una serie infinita di missioni secondarie tipiche del genere. Si va dal dover liberare capisaldi militari con lo scopo di appropriarcene ed aumentare così la forza delle truppe ribelli, ad agguati a convogli, liberazione di ostaggi, distruzione di piantagioni di viviro, corse clandestine, cacce al tesoro, e chi più ne ha più ne metta. Insomma, se siete tra coloro che non amano lanciarsi direttamente sulla campagna principale, ma preferiscono dedicarsi all’esplorazione ed al levelling up, avrete sicuramente molto da fare.

Armi e gadget come se non ci fosse un domani

Missioni ed esplorazione ci daranno accesso a nuovi e sempre più potenti accessori con cui potenziare il nostro personaggio. Vestiti ed armi la fanno ovviamente da padroni, ma sarà possibile anche sbloccare pets che combatteranno al nostro fianco e mezzi con cui muoverci a nostro piacimento per le terre di Yara.

Ogni pezzo d’equipaggiamento sarà modificabile in stile “casareccio”, ovvero usando l’ingegno ribelle e mezzi di fortuna, piuttosto che facendo affidamento su pezzi nuovi. Non sarà quindi strano vedere lanciafiamme alternativi o insoliti silenziatori fatti con bottiglie di plastica e altri materiali di recupero. Ma non temete, sarà possibile anche mettere le mani su armamenti e potenziamenti meno “grezzi”, magari rubandoli alle forze di Castillo.

L’espressione massima dell’ingegno dei ribelli risiede nei così detti “Supremos”, una serie di marchingegni portatili a mo’ di zainetto, ognuno con un’abilità speciale. Potremo usarli per creare uno sbarramento d’artiglieria contro i nemici, ottenere una “vita extra” nel caso venissimo uccisi, lanciare bombe allucinogene e portare i nemici a combattersi tra di loro, e altre diavolerie simili. Per quanto strano possa essere andare a spasso portandosi dietro questi letali zainetti, i supremos sono l’evidente risultato del tentativo di introdurre meccaniche nuove in un gameplay ormai più che noto.

Tante piccole novità

In questo senso sono presenti altre novità che sottolineano, a vari livelli, questa tendenza. Una delle meccaniche più interessanti, e che meglio si allinea con la storia, è la possibilità di avvicinare alcuni dei soldati “fedeli” a Castillo e corromperli grazie a bustarelle, piuttosto che eliminarli. Molti di coloro che sono entrati a far parte dell’esercito, infatti, non lo hanno fatto perché ciechi seguaci del dittatore, ma perché in cerca di una condizione di vita migliore, come spesso succede nella realtà. Si tratta quindi di una “piccola” aggiunta al gameplay che però rende più “realistica” l’esperienza di gioco.

Altrettanto interessante è il fatto che, se messi in allarme, gli ufficiali potranno chiamare in supporto nuove truppe (persino aviotrasportate) o richiedere fuco di sbarramento. Altra novità stà nel fatto che, in alcuni casi, i soldati non moriranno ma verranno “feriti” e potranno essere rianimati.

Ci sono anche momenti di “base building”, che ci permetteranno di potenziare le basi ribelli con la costruzione di nuovi edifici come armerie e mense, o potenziando la rete stessa della resistenza. Insomma, in Far Cry 6 ci sono tante piccole novità che dimostrano come si sia cercato, con risultati alterni, di dare nuova vita o perlomeno di modificare un titolo che possiede in realtà meccaniche di gameplay già viste nei titoli precedenti o in titoli simili.

La “Sindrome di Assassin’s Creed”

Sebbene Far Cry 6 sia un ottimo prodotto tanto dal punto di vista estetico che da quello del gameplay, non ci si riesce a togliere di dosso la sensazione che il titolo sia colpito da quella che mi piace chiamare “Sindrome di Assassin’s Creed”: un titolo estremamente bel fatto ma che di veramente nuovo ha solo l’apparenza, mentre le meccaniche di base sono le stesse dei capitoli precedenti. Cambiare periodo storico, location e personaggi, senza però creare un’atmosfera di gioco allettante, è come verniciare una Rolls Royce: cambia il colore ma la macchina, seppur magnifica, è sempre la stessa.

Per carità, “cavallo vincente non si cambia”, ma nel 2021 ci si aspetterebbe qualcosa di più complesso a livello di trama e atmosfera, visto soprattutto i risultati raggiunti nel mondo indie. Invece la trama di Far Cry 6 lascia abbastanza indifferenti, senza far urlare al miracolo e senza creare un’atmosfera di gioco accattivante che possa davvero catturare la fantasia dei videogiocatori. E quando viene fatto qualche sforzo in più per creare una storia complessa lo si fà, in maniera più che evidente, quasi esclusivamente per introdurre elementi di una determinata agenda politica e rifilare la classica “lezioncina”, piaga che affligge gran parte dell’intrattenimento anglofono.

Yara vi aspetta

Nonostante ciò Far Cry 6 è comunque un titolo solido che fornisce un mondo vastissimo da esplorare, centinaia di missioni da portare a termine e decine di personaggi da scoprire, amare e/o odiare. E, sebbene dal punto di vista del gameplay e della realizzazione artistica ci sia ben poco da dire, la ciliegina sulla torta è il fantastico lavoro di recitazione fatto dagli attori che hanno preso parte a questo progetto, primo tra tutti il grandissimo Giancarlo Esposito.  

Far Cry 6

8

Far Cry 6

8.0/10

PRO

  • Gameplay solido
  • Ottimo doppiaggio
  • Ambientazione interessante

CONTRO

  • Trama abbastanza semplice e lineare
  • Inserimento di temi politici di parte
  • Sistema di guida non dei migliori
Far Cry 6