Drova: Forsaken Kin – Recensione

Drova: Forsaken Kin è un titolo che si inserisce con ambizione nel panorama degli RPG d’azione, offrendo una fusione di dark fantasy, esplorazione e scelte morali che lasciano il segno. Sviluppato dal team indipendente Just2D, il gioco cattura immediatamente l’attenzione con il suo mondo decadente, ricco di misteri e permeato da una magia oscura. Ma sarà sufficiente per spiccare tra i titoli di questo genere?

Drova: Un Mondo Crudele e Affascinante

L’ambientazione nordica di Drova è senza dubbio uno dei suoi maggiori punti di forza. Nel villaggio del nostro protagonista, in cui la vita è tutt’altro che semplice, arriva improvvisamente un misterioso cristallo che, stando ai druidi, dovrebbe permetterci di raggiungere le mitiche terre di Drova, dove fame e sofferenza non esistono.

Mossi da un’irrefrenabile curiosità, decideremo di seguire il gruppo di druidi messisi in marcia per testare il reale potere del cristallo. E sarà proprio la nostra curiosità a metterci nei guai e a dare il via alla nostra avventura. Se infatti riusciremo a raggiungere le mitiche lande, ciò che ci aspetta è tutt’altro che idilliaco. Avrà così inizio un viaggio in cui dovremo combattere con unghie e denti per sopravvivere e per garantirci l’appoggio di una delle fazioni del regno, nella speranza di poter incontrare i druidi locali e tornare nella nostra realtà.

Un Gameplay Pieno di Sfide

Il gameplay di Drova si divide in tre grandi compartimenti: combattimenti, quest ed esplorazione. Drova propone combattimenti ad alta intensità con un approccio che richiede strategia e pianificazione. A differenza dei classici hack-and-slash, qui il giocatore è chiamato a padroneggiare diverse armi e abilità magiche per avere la meglio su avversari dotati di pattern di attacco distinti.

Il sistema di combattimento premia la precisione e il tempismo, mettendo alla prova anche i veterani del genere. Ci sono moltissime armi, magie e abilità da padroneggiare e tra cui scegliere, permettendoci di affrontare gli scontri in modi anche molto differenti tra loro.

Grazie ai punti esperienza ottenuti salendo di livello, potremo decidere se sbloccare nuove abilità connesse alle differenti armi su cui potremo mettere le mani, o se potenziare forza e destrezza, aumentando la nostra possanza generale. In questo modo, potremo impugnare anche armi più pesanti o che richiedono una maestria maggiore.

Aguzzare la vista e affinare l’udito

Anche così, però, il mondo di Drova sarà molto difficile da domare, e dovremo sudare non poco per diventare dei guerrieri in grado di affrontare anche le creature più aggressive di queste lande magiche. Fortunatamente, così come per altri aspetti del gioco, i combattimenti e il passaggio di livello sono molto ben bilanciati, e non si avrà mai la sensazione di dover “lavorare” per poter salire di livello.

I punti esperienza potranno inoltre essere usati per potenziare e sbloccare altre abilità come lo scassinamento o lo scuoiamento degli animali, mettendoci davanti a scelte difficili al momento di dover scegliere come usare i preziosi punti.

Un aspetto molto interessante e da tenere assolutamente a mente, è il fatto che, in alcuni casi, potremmo ottenere abilità o punti esperienza “gratis”. Ci sono infatti quest o dialoghi che sbloccheranno, come ricompensa o come esito della chiacchierata, nuove abilità o punti esperienza.

Allo stesso modo, oggetti e piante speciali potrebbero permetterci di potenziare perennemente alcune delle nostre caratteristiche. Questi elementi rendono l’esplorazione e la conversazione elementi chiave che non vanno assolutamente tralasciati.

L’arte di creare una quest

Anche dal punto di vista delle quest, gli sviluppatori hanno fatto un ottimo lavoro con missioni perfettamente bilanciate ed organizzate, spesso dotate di una trama intricata, o quantomeno interessante. Lo stesso dicasi dei dialoghi che, seppur talvolta abbastanza lunghi, risultano quasi sempre coinvolgenti e mai noiosi.

Oltre a questo, non solo avremo quasi sempre la possibilità di completare le quest in modi differenti, ma spesso le decisioni che prenderemo andranno a modificare drasticamente gli eventi e le relazioni del mondo in cui ci troviamo. Ogni decisione pesa sulle dinamiche del mondo, portando a conseguenze tangibili che rendono il giocatore realmente parte della storia, un aspetto che pochi RPG riescono a gestire con tale profondità.

Per quanto riguarda quest e narrazione, l’unica pecca per noi italiani è l’assenza di una traduzione nella nostra lingua, cosa che per alcuni potrebbe rappresentare un ostacolo verso il pieno godimento dell’avventura, vista la grande mole di dialoghi.

Misteri ad ogni angolo

Anche in termini di esplorazione, Just2D ha fatto un lavoro eccellente. Non solo esplorare le lande di Drova sarà necessario per mandare avanti la trama e per rifornirci di materiali utili con cui craftare oggetti, ma sarà proprio un’attività che intraprenderemo con gusto e curiosità. Come succedeva infatti in The Elder Scrolls o in Baldur’s Gate, le lande di Drova sono ricche di misteri da svelare.

Ecco allora che una pietra smossa su di un muro in rovina potrebbe rivelare un passaggio segreto, o una caverna che credevamo essere una “semplice” tana di un mostro, potrebbe invece condurci nel rifugio sotterraneo di una banda di cacciatori di tesori. Il mondo magico di Drova è pieno di elementi simili che ci porteranno ad esaminare ogni centimetro della mappa alla ricerca del segreto di turno.

Un mondo vivo

Anche dal punto di vista visivo, Drova supera le prove a pieni voti, con un pixel art davvero molto ispirato, capace di creare scorci indimenticabili. Paludi, foreste, rovine, cascate, alternarsi di giorno e notte, eventi climatici dinamici e mostri di tutti i tipi fanno di Drova un organismo vivente che smanierete per esplorare.

Quello che invece non ci ha convinti appieno, oltre all’assenza dell’italiano come lingua di gioco, è la mancanza del viaggio veloce, che rende gli spostamenti a volte un po’ troppo lenti. Inoltre, la dinamica per cui i nemici, se si allontanano troppo dal loro punto di spawn, vi ritornano in automatico recuperando tutta la vita, e l’impossibilità di raccogliere qualsiasi oggetto quando si impugna un’arma, risultano essere piccole scocciature. Si tratta comunque di elementi secondari che poco o nulla tolgono alla bellezza del gioco.

Un’avventura di cui vorrete essere parte

Se avete amato titoli come The Elder Scrolls e Gothic, allora dovete assolutamente provare Drova. Vi attende un mondo vivo e fantastico, fatto di mille segreti da svelare, sotterranei da esplorare, enigmi da risolvere, mostri da combattere, storie da ascoltare e di cui essere parte, per ore e ore di divertimento come solo pochi giochi sanno fare. Se cercate un’avventura profonda e ricca di scelte, Drova saprà conquistarvi con il suo mondo vivo e misterioso. Non vi resta che seguire i druidi e farvi teletrasportare a Drova.

Drova: Forsaken Kin - Recensione

8.5

Drova: Forsaken Kin - Recensione

8.5/10

PRO

  • Coglie l'essenza di grandi classici come The Elder Scroll o Gothic
  • Un mondo vivo ricco di segreti e pericoli
  • Quest scritte con cura e quasi sempre interessanti

CONTRO

  • Manca l'italiano
  • Mostri che recuperano la vita quando tornano al punto di spawn
  • A volte non è chiarissimo cosa fare per portare a termine una quest
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