Crown Trick – Recensione

Come dicevo in occasione della nostra anteprima di Ultimate ADOM, non sono esattamente un appassionato di titoli rogue like, meno ancora se in stile dungeon-crawling eppure, giochi come il suddetto ADOM e ora Crown Trick, mi stanno facendo rivalutare il genere.

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Elle nel Reame degli Incubi

Sviluppato da NEXT Studios (Biped) e prodotto da Team17, Crown Trick è un RPG roguelike in cui comanderemo la giovane Elle che, suo malgrado, si ritroverà a dover salvare tanto il Reame degli Incubi che il mondo reale. A farci da guida ci sarà una misteriosa corona parlante e sarà proprio lei a rivelarci che, a causa di un rito sacrificale proibito condotto dal misterioso Conte Vlad, i sigilli che tenevano a bada le forze del Reame degli Incubi sono stati mandati in frantumi, permettendo a tali forze di seminare caos e distruzione tanto nel mondo degli incubi che nel nostro.

Se non agiremo al più presto sarà la fine per entrambi i reami. Inizieremo dunque la nostra discesa nei vari livelli del Reame degli Incubi, cercando di resistere alla marea di nemici che ci verranno messi davanti. Come in ogni dungeon crawler che si rispetti, ci ritroveremo ad affrontare una serie infinita di dungeons creati proceduralmente e popolati da altrettanto casuali mostri e boss.

Attento a dove metti i piedi

In Crown Trick ogni mossa corrisponde a un turno. Ciò vuol dire che spesso dovremo pianificare bene le nostre azioni, per capire quando sia più sensato muoversi, infliggere un colpo o aspettare che sia il nemico a fare la sua mossa. Per liberarci la strada avremo a nostra disposizione svariate armi, ognuna con il suo range e le sue caratteristiche peculiari.

Ci sono spade in grado di colpire tutti i nemici intorno a noi, lame doppie capaci di infliggere tantissimo danno ma solo a distanza ravvicinata, e persino pistole e fucili da cecchino, potentissimi ma che andranno ricaricati ogni qualvolta consumeremo le munizioni. Le armi a nostra disposizione saranno decine e decine, e verranno droppate dai nemici o potremo comprarle dai negozianti presenti tra un livello e l’altro. Starà a noi scoprire quale sia l’arma che più si adatti al nostro stile di gioco.

Nemici al nostro servizio

Oltre alle armi avremo a disposizione una serie di abilità con cui devastare il nemico. Tali abilità non sono però di default o sboccabili utilizzando punti esperienza, ma sono connesse ai mini-boss che avremo sconfitto. In Crown Trick ci sono infatti mini-boss e boss di fine livello. Una volta sconfitti i mini-boss questi diventeranno nostri famigli, e potremo utilizzare le loro abilità durante gli scontri. Potremo usare fino ad un massimo di 3 famigli e potremo attivarli/cambiarli solo utilizzando speciali cristalli sparsi per i dungeons.

Le abilità a cui avremo accesso sono molto varie così come i boss che dovremo affrontare. Ci saranno quelle in grado di far apparire minions per aiutarci nei combattimenti, a quelle in grado di generare scudi, stordire i nemici, creare barriere, e così via. Ovviamente non potremo utilizzare tali abilità in maniera infinita, ma dovremo sempre tenere d’occhio il contatore del mana.

Altrettanto importanti saranno ovviamente la vita e il potere del teletrasporto. La vita è estremamente limitata e potremo far affidamento solo su due fiale rigenerative che, run dopo run potremo potenziare, ma non aspettatevi miracoli. Il teletrasporto è altrettanto utile, perché permetterà di spostarci da un lato all’altro della mappa senza attivare un turno, dandoci così la possibilità per esempio, di schivare gli attacchi più devastati di boss e nemici, o di tirarci fuori da situazioni particolarmente spinose. Ma, come per il mana, anche questo potere è limitato e dovremo gestirlo con cura. Tanto il mana come il teletrasporto si rigenerano, a poco a poco, infliggendo danni al boss di turno.

Monoliti, fabbri e cristalli

Esplorando i vari dungeons potremo trovare forzieri contenenti nuove armi, reliquie e consumabili da usare per potenziare Elle. Troveremo anche monoliti, che se attivati ci daranno accesso a speciali bonus, ma anche forzieri maledetti, eventi casuali e macchinari strani come slot machine in cui investire i nostri risparmi sperando di ottenere qualche arma leggendaria. In tutti questi casi starà a noi valutare pro e contro e decidere se valga la pena o meno utilizzare quanto ci viene “offerto”.

Quando finalmente riusciremo a sconfiggere il boss di fine livello, avremo accesso ad una zona d’intermezzo in cui potremo rigenerare vita, mana e teletrasporto e comprare nuove armi, prima di scendere al livello successivo.

Se, invece, durante la run dovessimo morire, ci sveglieremo (accederemo al Reame degli Incubi solo dormendo) e verremmo riportati alla nostra base. Sebbene perderemo tutte le armi e i bonus raccolti, potremo utilizzare le monete e i cristalli che avremo raccimolato fino a quel momento. Cristalli e monete sono la valuta con cui potremo pagare i vari personaggi che popolano la nostra base, in cambio di potenziamenti.

Barbara l’alchimista potrà, per esempio, potenziare le nostre fiale di vita, mentre il fabbro aumenterà il numero di armi che incontreremo appena iniziato una nuova run. Tutti questi personaggi verranno liberati man mano che avanzeremo nel Reame degli Incubi, e sarà estremamente importante usare i loro potenziamenti per aumentare le nostre chances di vittoria.

Crown Trick è graficamente sublime

Quello che maggiormente colpisce in Crown Trick è lo stile con cui è stato realizzato, e la varietà ed unicità tanto dei nemici più semplici che dei boss che ci troveremo ad affrontare. Crown Trick utilizza un art design fiabesco impressionante, capace di far innamorare a prima vista. La cura e la fantasia con cui ogni personaggio è realizzato vi porteranno spesso a zoomare per godervi lo spettacolo, strappandovi persino un sorriso davanti all’assurda comicità di alcuni dei boss.

Seppur visivamente ammaliante, Crown Trick rimane comunque un titolo abbastanza difficile. Come nella maggior parte di questi giochi, morire vuol dire perdere tutto e dover riaffrontare tutto dall’inizio. L’avere a disposizione solo 2 fiale di vita rende la cosa ancora più tosta. Per poter potenziare Elle attraverso i mercanti sarà poi necessaria una notevole dose di grinding, vista la quantità di monete e cristalli richieste.

Sono cose tipiche della maggior parte dei titoli di questo genere e che spesso fanno desistere i più, dato l’alto livello di frustrazione a cui possono portare. In questo senso Crown Trick riesce a mantenere un equilibrio abbastanza buono, ma la frustrazione si farà sentire.

Qualche piccolo dubbio

Sebbene in Crown Trick non abbiamo incontrato bugs di alcun genere, c’è solo un aspetto che ci ha lasciati perplessi, ed è connesso alle armi. Data infatti l’estrema fragilità di Elle e della sua vita, le armi da combattimento ravvicinato (1-2 tiles), sebbene potentissime, ci sono sembrate quasi sempre inutili per la quantità di danni a cui ci espongono. Per questa ragione ci siamo ritrovati spessissimo ad utilizzare le armi con la gittata più lunga.

Queste armi infatti permettono di mantenersi lontani dagli attacchi più potenti, preservare la nostra vita e tenere a bada i nemici. Lo stesso dicasi per le abilità dei famigli: sebbene numerosissime alla fine abbiamo utilizzato quasi sempre le stesse, visti i bonus che fornivano.

Crown Trick è un ottimo modo per venir “iniziati” al mondo dei roguelike

Crown Trick resta comunque un titolo molto divertente e spettacolarmente bello da vedere, sebbene un po’ frustrante come il resto dei titoli di questo genere. Se, come il sottoscritto, i roguelike dungeon-crawler non sono mai stati il vostro forte vi consiglio vivamente di provarlo, non solo per scoprire un mondo nuovo ma per lanciarvi in un’avventura ottimamente realizzata.

Crown Trick

8

Crown Trick

8.0/10

PRO

  • Design incredibile
  • Tanti mostri, armi e scenari
  • Ottimo per chi è alle prime armi con i roguelike

CONTRO

  • Completamente in inglese
  • Alcune armi ed abilità non perfettamente bilanciate
  • Stress tipico dei roguelike
AvventuraCrown Trickdungeon crawlerfantasyPerma Death