Tra un gameplay e l’altro, approfittando delle gelide giornate invernali, abbiamo avuto l’opportunità di provare in anteprima Children of Silentown, la nuova avventura punta e clicca tutta Made in Italy di Elf Games, Luna2 Studio e Daedalic Entertainment in arrivo l’11 Gennaio.
Indice
Novelle “Signore in Giallo”
Come il nome fa immaginare, la storia di Children of Silentown ruota attorno all’omonima cittadina di Silentown e ai bambini che vi vivono, in particolar modo Lucy l’eroina della nostra avventura.
Sin da subito capiremo che qualcosa non va a Silentown e, ben presto, Lucy dovrà vedersela con i segreti e i pericoli che l’apparentemente tranquillo villaggio racchiude: mostri, sparizioni e anziani poco socievoli che neanche al lato dei lavori in corso. Da provetta “Jessica Fletcher” Lucy si lancerà in un’avventura destinata a cambiarla per sempre, nel bene e nel male.
Children of Silentown è l’ennesima riprova della capacità di noi italiani di saper produrre “piccoli” capolavori in qualsiasi campo, incluso quello dei video games dove l’Italia non è esattamente tra i primi posti per produzione e fruizione. L’importante è avere passione e, magari, anche un po’ di supporto per far muovere gli ingranaggi.
Children of Silentown: eccellenza Made in Italy
L’opera di Elf Games e Luna2 Studio è la tipica produzione “artigianale” pregiata italiana: misurata, equilibrata in tutte le parti che la compongono e rifinita in ogni dettaglio, in modo che abbia un’anima propria che la renda immediatamente distinguibile dal resto della concorrenza.
Ecco allora che in Children of Silentown ogni personaggio, sebbene essi siano “ridotti” in numero, ha la sua precisa personalità, ogni evento è sottolineato dalle giuste note e ogni scenario dalle pennellate più coerenti ed ispirate.
Si prendono elementi noti, come per esempio lo stile burtoniano con cui è realizzata l’avventura, e li si rielaborano per creare un qualcosa di unico e non una mera copia. Lo stesso accade con i puzzle che ci troveremo ad affrontare: sebbene usino espedienti chiaramente già utilizzati altrove, si nota il lavoro fatto per rielaborarli e creare qualcosa di unico e perfettamente in tono con l’avventura.
Tra puzzle e canti
Anche dal punto di vista del gameplay Children of Silentown è molto interessante. Agli elementi più classici delle avventure punta e clicca, come i sopracitati puzzle, si aggiunge la meccanica dei canti. Con il procedere dell’avventura Lucy sarà infatti in grado di assimilare note dal mondo che la circonda, creando una serie di melodie che le permetteranno di intraprendere varie azioni.
Saremo per esempio in grado di leggere i pensieri dei vari personaggi che incontreremo, scoprire segreti o ricordi passati. Questa meccanica non servirà solo a farci capire qualcosa di più sulle anime che popolano la cittadina di Silentown e la storia, ma sarà anche un elemento necessario per mandare avanti l’avventura, arrivando persino a modificare l’ambiente che ci circonda permettendoci di avanzare.
Liscio come l’olio
Va notato come tutto funzioni alla perfezione: nessun bug, nessun click a vuoto, nessun crash. Se proprio volessimo cercare il “pelo nell’uovo”, l’unica cosa che ci ha fatto storcere un po’ il naso (a parte i maledetti puzzle con i tasselli rotanti) è stata l’impossibilità di salvare liberamente, obbligandoci a rigiocare tutta l’avventura per scoprire i vari finali disponibili o trovare tutti i collezionabili.
Anche in termini di ore di gioco Children of Silentown si difende molto bene arrivando a circa 6 ore di gameplay, ovvero molto più della media delle avventure indie attualmente presenti su Steam. Ovviamente parliamo di sei ore di gameplay “vero”, e non di tempo passato a fare sempre le stesse cose giusto per “allungare il brodo”.
Italians Do It Better
Insomma, Children of Silentown non solo è una produzione italiana di cui andare fieri e da supportare, ma è anche un’avventura punta e clicca dannatamente valida. Se, come noi, foste amanti del genere, non abbiamo dubbi che Children of Silentown faccia al caso vostro!