Blasphemous 2 è il seguito del celebre metroidvania sviluppato da The Game Kitchen e distribuito da Team17.
A distanza di quasi quattro anni dall’uscita del primo capitolo, riuscirà a soddisfare le aspettative?
Blasphemous 2
Blasphemous 2 si collega direttamente alla trama del primo capitolo, più precisamente agli eventi del DLC Wounds of Eventide. Nel finale infatti il Penitente viene adagiato in una bara di pietra da Crisanta e Deogracias dopo che la spada Mea Culpa si era dissolta alla sconfitta del Miracolo, lasciando il nostro personaggio senza vita e ponendo fine alla sua penitenza.
Ma un nuovo Miracolo sta minacciando il mondo utilizzando nuovamente i penitenti e trasformandoli in creature blasfeme: un cuore è disceso dal Cielo sopra la Città del Nome Benedetto. La profezia prevede che dal Cuore nascerà un nuovo figlio del Miracolo pronto a corrompere tutto con le sue eresie e blasfemie.
Il Penitente è quindi risvegliato dalle forze divine per portare a termine un nuovo compito: impedire la nascita del figlio del Miracolo.
Il gameplay
Blasphemous 2 è tutto quello che era il primo capitolo ma nettamente migliorato.
Partiamo dal sistema di combattimento. A differenza della sola spada Mea Culpa del primo capitolo, in Blasphemous 2 avremo ben tre armi a disposizione, tutte caratterizzate da uno stile di combattimento diverso e da abilità necessarie non solo per sconfiggere il nemico ma anche per farsi strada nel level design.
Ogni arma è poi migliorabile tramite un sistema ad albero utilizzando i Marchi del Martirio, ponendo le basi per una moltitudine di approcci al combattimento in special modo durante il combattimento dei boss.
Potremmo inoltre migliorare le nostre abilità visitando il laboratorio di Montanés il Mastro Scultore a cui dovremmo portare attrezzi o ricordi – sotto forma di oggetti – degli abitanti della Città del Nome Benedetto. Grazie a questi oggetti lo scultore potrà creare delle figure da pala di altare che andranno a migliorare le nostre abilità dopo averle selezionate.
Non mancheranno poi oggetti e collezionabili già incontrati nel primo capitolo, come i Santi Fratelli del Volto Dorato da liberare, le fiale biliari per aumentare la nostra salute ed i grani del rosario per implementare bonus alle nostre caratteristiche.
Non pensate che questo renda meno difficoltosa la progressione di gioco rispetto a Blasphemous: se da una parte il sistema di combattimento è più personalizzabile e meglio calibrato, questo non basterà ad evitare che ogni genere di blasfemia ed impropri escano dalla vostra bocca.
I combattimenti saranno molto più impegnativi del primo capitolo anche se i ragazzi di The Game Kitchen hanno rivisto qualcosina in favore del giocatore, ad esempio cadere nei fossati pieni di spine non comporta più la morte immediata del Penitente.
Conclusioni
Blasphemous 2 riconferma il titolo come tra i migliori metroidvania degli ultimi anni.
Il seguito non fa che affinare e migliorare quello avevamo già visto in Blasphemous. La grafica in pixel art è molto più pulita e meno sbavata, lo stile di combattimento è molto più personalizzabile grazie all’introduzione di più armi e le cinematic sono estremamente migliorate.
Il tutto condito da un art design così ricco di figure allegoriche che uno studioso di iconografia cristiana farebbe fatica a comprenderle tutte e che lasciano il giocatore incuriosito e affamato nel comprendere appieno la storia.
Un unico appunto che mi sento in dovere di fare da grande fan della saga è il non aver trovato qualcosa di davvero innovativo. Tutto certamente migliorato ma senza che vi sia uno slancio di originalità rispetto al primo capitolo.
Difficile spiegare cosa mi aspettavo da un prodotto che era quasi perfetto già nella sua prima apparizione, forse è stato solo un pensiero blasfemo che ha pervaso le mie aspettative.