Guida Wartales: Ruins of Arthes

Dopo l’abate Theocene e la professoressa Hermann è ora di prendere “pistola e frusta” ed esplorare le pericolosissime rovine di Arthes nella missione Ruins of Arthes.

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Scordatevi di affrontare tale missione come una normale quest: le Ruins of Arthes sono infatti totalmente differenti dalle precedenti missioni e prevedono una serie di requisiti senza i quali sarà facilissimo fallire, se non addirittura morire. Vediamo quindi cosa ci serve.

Elemento essenziale sono le torce. Tante torce. L’esplorazione delle rovine avverrà infatti al buio e senza di esse sarà praticamente impossibile. Le torce, come saprete, non sono infinite e sarà bene portarne con noi un numero consistente che tenga in conto anche possibili contrattempi. Ma non finisce qui. Le torce infatti non andranno lasciate nell’inventario ma equipaggiate (per esempio usando i mercenari che usano il pugnale), perché tutti i combattimenti che dovremo affrontare avverranno anch’essi al buio.

Senza di esse sarà difficilissimo avere la meglio sui nemici non solo perché saremo in grado di vedere ben poco, ma anche perché l’oscurità conferirà alle creature bonus che le renderanno ancora più pericolose. Al contrario, la luce renderà i nostri attacchi più efficaci indebolendo le creature. In questo senso un’altra buona idea potrebbe essere usare un arco che abbia l’abilità di incendiare il suolo, per ottenere danno, luce e bonus.

Oltre le torce sarà importante portare con noi una buona, se non buonissima, scorta di utensili per le riparazioni perché rimanere senza armatura dentro le rovine è sinonimo di morte certa. Allo stesso modo sarà importante avere anche una buona scorta di medicina. Altro oggetto utile, ma che potremo recuperare in un secondo momento dentro le Ruins of Arthes, è una corda che vi consigliamo comunque di portare con voi sin da subito.

Oltre a quanto visto finora, il nostro consiglio spassionato è quello di affrontare la missione delle rovine solo nel momento in cui tutti i vostri mercenari abbiano raggiunto il livello 5 e siano armati fino ai denti. Infine, per poter addentrarci nelle rovine e risolvere gli enigmi che lí si nascondono, dovremo avere un compagno studioso e un leggio (Lectern).

Come raggiungere le Ruins of Arthes

Vediamo ora come raggiungere le Ruins of Arthes. Il sentiero che porta alle rovine è nascosto e si trova a Nord di Cortia. Potrete scoprirlo girovagando e prestando attenzione a tutto ciò che vi circonda o parlando con uno degli scagnozzi di Lord Vernalis che vi chiederà di indagare su alcune misteriose carovane nere (The Black Caravans), quest che vi porterà a scoprire il passaggio. Quale che sia la vostra scelta ecco come raggiungere il sentiero nascosto: arrivate a Cortia ed attraversate i due ponti (quelli dell’isola dell’abbazia).

Oltrepassato il secondo andate immediatamente a destra verso la torre in rovina, e continuate sempre dritto fino a trovarvi davanti ad una montagna che vi bloccherà il passo. Se sarete fortunati vedrete immediatamente una carovana scendere dalle pendici, indicandovi così il percorso nascosto. In caso contrario sappiate che cliccando sul monte sarà possibile scalare quelli che sembrano pendii invalicabili, come potete vedere nella nostra foto.

Le Ruins of Arthes

Trovato il sentiero raggiungerete le rovine in un men che non si dica. È ora di affrontare le Ruins of Arthes. Le rovine sono costituite da una serie di stanze da esplorare e da indovinelli da risolvere. Sarà importantissimo guardarsi sempre intorno per scoprire una serie di rune che dovremo appuntare (colore incluso) per poter risolvere alcuni enigmi.

Sebbene non avrete una mappa a vostra disposizione, potrete usare la nostra. L’unica cosa che, almeno per ora, cambia è il tipo di glifi presenti nelle rovine mentre il resto si trova sempre nelle stesse posizioni.

I combattimenti saranno ovviamente la parte più difficile. Il nostro consiglio è quello di combattere uniti, soprattutto nel caso aveste poche torce. Mantere i soldati vicini vi permetterà di: controllare meglio gli attacchi nemici, curare rapidamente eventuali ferite critiche e sfruttare i bonus che vi darà la luce. I nemici che dovrete affrontare sono di due tipi: ratti-talpa e Creepers. I Creepers sono la minaccia principale e dovreste eliminarli quanto prima. In tutto ci sono 2 combattimenti obbligatori e 1 che dipende da una vostra scelta, come vedremo più avanti.

I puzzle da risolvere sono 2. Uno è dello stesso tipo di quello visto nella missione della professoressa Hermann, mentre l’altro servirà a sbloccare una porta usando le 3 rune colorate trovate durante l’esplorazione.

Ci troveremo poi davanti a due scelte opzionali: una fontana a forma di leone con delle pietre preziose al posto degli occhi, e un pozzo con un secchio il cui contenuto non possiamo vedere. Starà a noi decidere se rischiare e ottenere il bottino o andare sul sicuro e continuare con l’esplorazione.

Nel caso foste indecisi e non voleste rischiare eccovi la soluzione. Il leone non rappresenta nessun pericolo, potrete prendere le due gemme senza problema. Il pozzo invece è un Easter egg che richiama una fatidica scena del Signore degli Anelli: toccando il secchio questo cadrà nel pozzo attirando l’attenzione dei mostri e avviando il terzo combattimento.

Se sopravviverete ed avrete esplorato tutto nei minimi dettagli, vi ritroverete con alcune reliquie da ricostruire e due codex da sbloccare utilizzando lo studioso. Importantissima la reliquia viola (si trova all’interno del sarcofago) che, una volta ricostruita si trasformerà in un’arma molto potente ovvero una mazza degli Antichi chiamata “The Ingenious One”. Le tavolette invece vi daranno accesso a parte del lore, come potrete vedere nel nostro video.

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