Timberborn, il dentuto early access

Timberborn è un promettente city builder sviluppato e distribuito da
Mechanistry. Il titolo è stato rilasciato in early access il 15 settembre 2021 sviluppando da subito un grande successo tra gli appassionati del genere.

Siete pronti a costruire e gestire una colonia di castori?

Timberborn, tra castori e dighe

La razza umana si è estinta ed i castori si sono evoluti tanto da urbanizzare la superficie della Terra.

Questo il breve preambolo di Timberborn, city builder dalle sfaccettature estremamente profonde e complesse.

Il gameplay

La prima scelta cui verremo posti di fronte è scegliere la razza di castori con cui giocare: da una parte i Codalesta, con un approccio più ecologico e rispettoso dell’ambiente, dall’altra i Denti di Ferro, votati all’industria ed alla tecnologia.

Questi ultimi saranno però disponibili solo dopo aver raggiunto il benessere generale a livello 15 durante una partita con i Codalesta, un obiettivo comunque non così insormontabile.

Avviata la partita, il primo impatto con Timberborn è alquanto spietato. Essendo ancora in early access il breve tutorial si limita a qualche finestra con suggerimenti sulle prime costruzioni da creare limitandosi a quelle più essenziali e senza darcene una esaustiva spiegazione sul funzionamento.

Le prime ore di gioco potrebbero quindi essere abbastanza snervanti, cercando di capire perché quella costruzione non funzioni a dovere o come mai i nostri castori non fanno quello che gli stiamo chiedendo.

Superato questo scoglio iniziale, Timberborn rivela tutta la sua complessità e profondità.

La vera meccanica su cui ruota intorno tutto il titolo è la gestione dell’acqua. Qualsiasi mappa andremo a giocare sarà infatti attraversata da un fiume. Grazie all’acqua potremmo dissetare i nostri castori, innaffiare le colture e produrre energia idroelettrica.

Sulla carta nulla di più semplice ed estremamente ecologico se non fosse che periodicamente il fiume andrà in secca. Starà a noi quindi trovare una soluzione efficace per i periodi di siccità: dall’immagazzinamento di grandi quantità di acqua alla costruzione di dighe che possano trattenere l’acqua più a lungo possibile.

Oltre a questo aspetto piuttosto originale e che rivela la scelta degli sviluppatori di usare dei castori come protagonisti, un altro elemento caratterizzante di Timberborn è la possibilità di costruire in verticale.

La maggior parte delle costruzioni sono infatti sovrapponibili, dando la possibilità ai giocatori di costruire vere e proprie metropoli in verticale. Ogni costruzione deve però essere collegata alla rete stradale, ecco quindi che ci vengono in aiuto scale ed impalcature per ovviare a questo problema.

A questo aggiungete un complesso sistema di automazione che riguarda tutti gli aspetti di raccolta e produzione di merci ed avrete una minima idea di cosa vi aspetta.

Tra costruzioni in verticale ed edifici automatizzati, visivamente parlando Timberborn ha pochi eguali per grado di soddisfazione nel contemplare la propria creazione.

Conclusioni

Sebbene ancora in early access, Timberborn si è dimostrato uno dei più complessi e profondi city builder degli ultimi anni.

La semplicità nella costruzione degli elementi a nostra disposizione si sposa con la complessità di funzionamento dei vari edifici.

Con il recente Update 4 sono stati inoltre implementati nuove colture ed edifici e sono stati ottimizzati i distretti, unità urbanistiche distinte ma con possibilità di scambi tra loro in modo da settorializzare ancor di più il tessuto della vostra città.

Un titolo a cui forse manca un esaustivo tutorial che possa accompagnare al meglio il giocatore durante i suoi primi passi ma che già al momento è totalmente fruibile e assolutamente godibile dagli appassionati del genere.

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