The Iron Oath – Anteprima

In occasione dello Steam Next Fest terminato questo lunedì, abbiamo provato la demo di The Iron Oath di Curious Panda Games, un RPG con combattimenti a turni, realizzato completamente in pixel art e con un potenziale davvero notevole.  

The Iron Oath – Convivere con il flagello

In un mondo devastato ciclicamente dall’arrivo di un drago oscuro e della pestilenza che lo accompagna, sopravvivere è tutt’altro che facile. Vani sono stati i tentativi di distruggere la bestia e frenare la Scourge, la suddetta pestilenza. Anno dopo anno, decenni dopo decenni la gente ha trovato la maniera di convivere, o meglio sopravvivere, a tale situazione preparandosi costantemente all’ennesimo avvento del dragone. Ed è proprio alla vigilia dell’arrivo di una nuova Scourge che la nostra avventura ha inizio.

Con la nostra banda di mercenari ci ritroveremo infatti all’interno di una cripta per recuperare alcune provviste appartenenti ad un gruppo di fuorilegge locali, e pronte per essere vendute al mercato nero. Ma, ovviamente, le cose non andranno come previsto.

Le nostre peripezie ci porteranno fino agli angoli più remoti di Caelum, il mondo in cui The Iron Oath è ambientato, affrontando ogni sorta di pericolo e missione. Come in Battle Brothers e titoli simili, potremo visitare i vari centri e le varie location che animano il mondo di Caelum, non solo per ammirare lo splendido lavoro di world building e per rifornirci, ma anche per accettare nuovi incarichi con la speranza di riempire le nostre tasche.

Esplorando alla cieca

Il gameplay di The Iron Oath è focalizzato sull’esplorazione dei dungeon e sui combattimenti a turni. Avventurandoci in un dungeon verremo trasportati sulla sua mappa composta da una serie di “tasselli”, ovvero stanze, che si riveleranno man mano che avanzeremo. In questa fase potremo intraprendere varie azioni come curare eventuali feriti, riposarsi, esplorare le tiles nascoste per evitare brutte sorprese, affrontare eventi casuali e così via.

Quale che sia la situazione dovremo però sempre tenere a mente che, più tempo perderemo, maggiore sarà la quantità di pericoli che potremo incontrare e la forza dei nemici. In The Iron Oath infatti, l’esplorazione è caratterizzata da un “timer”: dopo ogni tot mosse/tempo si attiveranno una serie di modificatori negativi che renderanno la missione ancora più ardua (più nemici, più imboscate, ecc.).

Sempre a un passo dalla morte

Quando finalmente ingaggeremo il nemico, verremo teletrasportati in uno scenario che rappresenta la tile della mappa in cui ci trovavamo. I combattimenti, a turni, ci daranno filo da torcere. Anche nelle fasi iniziali i nemici saranno in grado di infliggere un numero consistente di danni, e si comporteranno in maniera astuta. I nostri eroi saranno dotati di abilità base e abilità superiori. Quest’ultime attiveranno azioni particolari ed infliggeranno danni maggiori ma avranno usi limitati.

Sarà persino possibile usare a nostro favore gli elementi che compongono lo scenario, facendo attenzione però che i nemici non facciano altrettanto. Come se non bastasse, se uno dei nostri eroi dovesse cadere in combattimento questo sarà perso per sempre. Ogni mossa andrà quindi pianificata con cura per evitare tragedie o vittorie pirriche.

Con l’esperienza ottenuta in battaglia potremo potenziare i nostri eroi. In The Iron Oath potremo modificare sia le caratteristiche fisiche dei personaggi (forza, agilità, ecc.) che le loro abilità. Ogni classe ha un set differente di poteri che potremo modificare aumentando, per esempio, il numero di cariche, il loro danno e così via.

Tra tutti i giochi provati durante lo Steam Next Fest, The Iron Oath è senza ombra di dubbio uno di quelli con maggior potenziale. Lo stile e la cura con cui ogni elemento è stato creato, le classi e le abilità che riescono ad uscire dai soliti cliché, la difficoltà alta ma non stressante dei combattimenti, fanno di The Iron Oath un titolo da tenere assolutamente sott’occhio.

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